Anestesia locale in gravidanza
E’ possibile utilizzare l’anestesia locale in gravidanza ?
Posso curarmi i denti durante la gravidanza ?
Queste sono le classiche domande a cui quasi tutte le gestanti cercano disperatamente risposta sui forum in Internet poiché non vedono l’ora di liberarsi del dolore causato dai loro denti.
Prendendo in considerazione l’anestesia locale (anestesia plessica o intraligamentare) infiltrata tramite siringa ad ago possiamo dire che, generalmente, non rappresenta un problema per il nascituro dal secondo trimestre in avanti e questo per diverse ragioni: innanzitutto, dopo i primi tre mesi, la fase dello sviluppo embrionale detta (organogenesi) durante la quale si formano i tessuti e gli organi definitivi, è già a buon punto e quindi risente molto meno di tutti quei fattori (infiammazioni dentarie comprese) che, invece, possono avere influenza negativa nei precedenti primi 3 mesi di vita del feto.
Dopo le prime 12 settimane anche la placenta ha raggiunto un maggiore sviluppo ed è quindi in grado di filtrare eventuali sostanze nocive anche se è doveroso aggiungere che la quantità di anestetico in circolo è veramente irrisoria.
Per una maggiore tranquillità è sempre bene ricordare al dentista il proprio stato di gravidanza a fronte del quale il medico descriverà alla futura mamma i pro ed i contro dell’utilizzo dell’anestesia locale in gravidanza e circa la posibilità o meno di intervenire per risolvere il problema odontoiatrico che si è manifestato.
Va ricordato inoltre che non curare piccoli problemi ai denti come carie o gengiviti al primo stadio potrebbe comportare, nel breve termine (prima del parto), situazioni molto più complicate in cui l’utilizzo o meno dell’anestesia locale in gravidanza può rappresentare l’ultimo dei problemi.
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