Levigatura radicolare a cielo aperto
La levigatura radicolare a cielo aperto è il procedimento attraverso il quale il parodontologo rimuove il tartaro ed il materiale infetto, compreso parte del cemento dei denti ormai rammollito e necrotico, dalle tasche gengivali create proprio dai batteri che vi si nascondono all’interno e che alimentano costantemente la malattia parodontale.
Ricordiamo che lo stadio finale della parodontite è quello di attaccare gli alveoli e di innescare il riassorbimento osseo che porta all’instabilità degli elementi dentali ed alla loro prematura caduta determinando edentulia parziale o completa e costringendo il paziente a ricorrere a protesi parziali o all’implantologia osteointegrata.
Quando, però, le tasche sono molto profonde (9 od anche 11 mm), è assai difficile per il medico avere la certezza di aver rimosso tutto ciò che infetta la parte trattata e che, se non asportato completamente, potrebbe dar vita a nuovi focolai di infezione e ripristinare lo status precedente della parodontite.
A questo punto abbiamo già capito che la sola levigatura radicolare non basta, è necessario passare a qualcosa di più specifico e leggermente più cruento: la levigatura radicolare a cielo aperto in cui il dentista ha visione chiara e diretta del campo operatorio.
Procedura chirurgica
Il protocollo chirurgico (o di microchirurgia odontoiatrica) per porre in essere correttamente la levigatura radicolare a cielo aperto prevede:
- somministrazione di anestesia locale;
- incisione del tessuto gengivale a mezzo bisturi oppure elettrodo ad alta frequenza;
- scollamento della gengiva e scostamento del lembo creato;
- rimozione del tartaro dalla superficie radicolare, asportazione dei tessuti infetti, asportazione di un sottilissimo strato di cemento rammollito;
- Levigatura delle radici con visione diretta delle stesse da parte del medico;
- Ri-accostamento del lembo e applicazione dei punti di sutura.
Levigatura radicolare a cielo aperto: post intervento
Una volta terminato l’intervento di levigatura radicolare a cielo aperto e dopo le suture, il paziente riceve dal parodontologo tutte le raccomandazione del caso per l’igiene orale ed, eventualmente, anche la prescrizione per gli antibiotici (sempre che la copertura antibiotica non sia già stata prescritta ed in atto).
E’ molto importante seguire le indicazioni del dentista durante le manovre di igiene orale domiciliare poiché, nell’immediato post intervento, i tessuti sono particolarmente sensibili a causa dello stress operatorio e, l’utilizzo dello spazzolino da denti (specie se elettrico) potrebbe provoca l’accidentale rottura dei punti di sutura. Quindi meglio uno spazzolino a setole morbide ma solo dopo qualche giorno dalla seduta di levigatura chirurgica.
Solo per un breve periodo limitato alle due settimane successive, il medico potrebbe prescrivere un collutorio medicato alla clorexidina a scopo battericida e disinfettante.
I punti di sutura vengono, generalmente, rimossi dopo una settimana o 10 giorni a seconda dei casi e ad insindacabile giudizio del medico che ha effettuato l’operazione per la levigatura a cielo
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